Il filosofo spiega come vivere in un'epoca che ha ormai varcato tutti i confini: morali, biologici religiosi e scientifici
Via Gianfranco Marini
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Dal "Niente di troppo" che caratterizzava la mentalità classica e si esprimeva nel rifiuto dell'infinito visto come qualcosa di negativo perché informe, amorfo, al prevalere dell'infinito con la modernità, la tecnologia e l'affermarsi delle libertà individuali.
L'intervista a Remo Bodei, pubblicata su Repubblica il 5 settembre del 2013, è incentrata sulla attuale difficoltà di affrontare e gestire ciò che è "oltre misura". La sfida è quella di trovare un accettabile compromesso tra libertà e democrazia da una parte e criteri di senso dall'altra, per orientarsi è non soccombere all'imperativo tecnologico per cui tutto ciò che è possibile è lecito.
Bodei sottolinea come, a tale riguardo, sia fondamentale l'apporto dei saperi umanistici per "dare senso alla vita individuale e sociale"